24.03.2015
E quanto mai singolare cosa sta accadendo in Agea a seguito della riforma in corso, adottata dal direttore Dott. Sernia. Dopo un anno di incertezze, è stato abolito l’Ufficio preposto alla gestione di tutte le pratiche dell’annosa vicenda quote latte, che sinora aveva operato e fornito tutta l’assistenza necessaria agli operatori. Da più di 2 mesi non sappiamo a chi rivolgere le nostre istanze, afferma Roberto Cavaliere responsabile settore lattiero caseario di Copagri.
Siamo sconcertati da come una delle attività, che riguarda forse la vicenda più spinosa del nostro Paese, sia rimasta senza un Ufficio competente e che la gestione del regime sia passata ad un Ufficio, il contenzioso comunitario, che nulla ha a che vedere con l’ordinaria gestione. Non possono certo trovare riscontro le attività di monitoraggio e riferimento per il settore che, nonostante l’abolizione del sistema delle quote dal prossimo primo aprile, proseguono anche ai fini istituzionali, e soprattutto continueranno per alcuni decenni, quantomeno fino al 2040, tutte le attività della normativa vigente.
Senza un ufficio di riferimento, il comparto rimane senza un riferimento indispensabile.
Chiediamo, conclude Cavaliere, sia al Ministro Martina, sia al Direttore Sernia, maggiore attenzione e rispetto verso la gestione di un settore come il lattiero-caseario, per il nostro Paese testimonial invidiabile del Mady in Italy nel mondo, e nel quale trovano occupazione centinaia di migliaia di lavoratori, aziende agricole, ed imprese, il tutto per un volano economico di più di 20 miliardi di euro.
Questi i commenti di Roberto Cavaliere, Presidente di Copagri Lombardia, Responsabile nazionale del settore latte, nonché Presidente dell’Associazione Produttori Latte della Pianura Padana, in merito alla riforma in corso in Agea.