09.07.2015
Sono confermate tutte le palesi difformità normative rispetto al Regolamento Comunitario, contenute nella conversione del DL 51 sull’Agricoltura dove, per l’ennesima volta, si è introdotto un metodo di imputazione del prelievo che colpisce poche centinaia di aziende a discapito dei quasi 10.000 produttori che, pur avendo superato la propria quota latte, si vedranno condonato, in via al quanto curiosa, il prelievo.
Il fatto risulta ancor più paradossale se consideriamo che le modifiche normative non sono state introdotte prima dell’inizio della campagna lattiero-casearia, in modo da consentire la giusta programmazione aziendale, bensì 3 mesi dopo il termine della campagna stessa. Il tutto in totale e palese contraddittorietà non solo delle norme comunitarie, ma soprattutto, della Costituzione Italiana.
Ancora più grave è il fatto che tale situazione porterà inevitabili disuguaglianze che genereranno ulteriori contenziosi tra Stato e produttori.
Chiediamo pertanto al Governo di intervenire prontamente sull’intera questione.