29.01.2016
Approvata ieri ennesima indicizzazione di prezzo che non tiene conto dei costi di produzione alla stalla. Il Ministro prosegue nel lavoro di dividere i produttori, alimentando le speculazioni di mercato. Occorre elaborare un prezzo del latte giusto, che sostenga l’agricoltura; l’aumento di 1 centesimo non è sufficiente di fronte alla grave crisi del settore.
“L’unica indicizzazione accettabile è basata sui costi di produzione alla stalla, che oggi superano i 50 centesimi al litro – afferma Roberto Cavaliere, responsabile nazionale settore lattiero-caseario Copagri – Gli allevatori lavorano costantemente in perdita e tale situazione non è più sostenibile”.
Occorre istituire una DOP sulle materie prime e non sui prodotti trasformati, consentendo la produzione di formaggi e derivati con il solo utilizzo di latte italiano al 100% e di conseguenza, limitare i contribuiti nazionali e regionali ai soli caseifici che sostengono queste direttive, abolendo l’utilizzo della chimica.
Occorre, inoltre realizzare una campagna rivolta ai consumatori, di educazione alimentare sull’acquisto ed il consumo consapevole dei prodotti lattiero caseari.