23.01.2017
Il mercato lattiero-caseario è ancora bloccato in una crisi lunga e duratura. Basti pensare che da più di 10 anni i produttori sono costretti a produrre in perdita. I tagli di produzione volontari, iniziati lo scorso ottobre, hanno portato ad un aumento dei prezzi momentaneo, ma tutto questo potrebbe peggiorare se la vendita di latte in polvere proveniente dalle scorte d’intervento deciso dall’Unione europea saranno, ancora una volta, immesse rovinosamente sul mercato già sotto pressione da molti mesi.
Chiediamo, sostiene Roberto Cavaliere, responsabile settore lattiero caseario di Copagri, presidente Apl Pianura Padana, e membro del direttivo dell’European Milk Board (associazione europea organizzatrice dell’iniziativa), presente oggi a Bruxelles assieme ad una delegazione di produttori italiani, che almeno metà dei quantitativi, oggi stimati in più di 400 mila tonnellate, siano destinati ad uso zootecnico. Tutto questo dimostra che le misure adottate come intervento e gli stoccaggi non risolvono i problemi alla radice. Abbiamo bisogno di uno strumento permanente di previsione delle crisi che impedisca la produzione e l’immissione delle eccedenze sul mercato lattiero-caseario, che accompagni alla stabilità a lungo termine. Non è accettabile sostenere, come la UE sta facendo da troppi anni, misure post crisi.
I produttori di latte europei oggi a Bruxelles chiederanno tale strumento in una grande azione, utilizzando proprio il latte in polvere, strumento di ammasso mal utilizzato dalla Commissione Europea, il tutto durante la manifestazione fissata fronte palazzo del Consiglio UE, in occasione del Consiglio Agricoltura dei Ministri.
La Commissione e i Ministri dell’Agricoltura devono finalmente creare un quadro giuridico per il Programma di Responsabilità mercato (MRP), come chiesto, da noi produttori, da molti anni.
